Politica

Carenza di personale e tagli di posti nelle case di riposo: "Servono azioni concrete"

I gruppi di minoranza tornano alla carica presentando una seconda mozione, dopo quella di febbraio, che verrà discussa nel consiglio comunale di Sondrio del prossimo 22 marzo

La casa di riposo di via Don Guanella a Sondrio

Tornano alla carica i gruppi di minoranza in consiglio comunale di Sondrio circa la situazione delle case di riposo nel capoluogo (e in tutta la provincia).

Già a febbraio un'interrogazione presentata da Michele Bernardi (Pd) aveva messo in luce il taglio di 15 posti letto nella struttura di via Lusardi, chiedendo anche come il Comune intendesse intervenire per far fronte a questa criticità. 

L'assessore ai servizi sociali Maurizio Piasini aveva risposto come quella dei tagli fosse una scelta inevitabile viste le notevoli carenze di personale e come l'amministrazione comunale, per quanto stia cercando di mettere in campo tutte le azioni possibili per ovviare a tali carenza (110 dipendenti persi in 2 anni per la Fondazione Casa di riposo Città di Sondrio) non ha compiti diretti di gestione proprio per le case di riposo del capoluogo, compiti che spettano alla Fondazione.

Spiegazioni che, evidentemente, non hanno convinto gli esponenti della minoranza che presenteranno a palazzo Pretorio il 22 marzo, in occasione della seduta del consiglio comunuale, una nuova mozione che vede come prima firmataria il consigliere Rita Dioli (Futuro Insieme) in cui chiedono al sindaco Marco Scaramellini e alla sua giunta di richiedere da subito un impegno della giunta regionale lombarda per la totale copertura dei costi sanitari per gli ospiti nella Rsa; di attivare la Conferenza dei Sindaci affinché Sondrio e gli altri Comuni, che partecipano alla gestione delle ventuno Rsa presenti in provincia, si facciano promotori:

  • in concertazione con UNEBA, con gli altri enti gestori e con gli enti territoriali interessati, dell’apertura di un tavolo di confronto con la Regione Lombardia per ridefinire l’entità e la modalità dei finanziamenti per una maggiore sostenibilità delle Rsa di fronte alle nuove richieste degli ospiti/degenti;
  • in concertazione con UNEBA, con gli altri enti gestori, con gli enti territoriali interessati e con le organizzazioni sindacali, di strategie che compensino la cronica carenza di personale;
  • con altre amministrazioni ed enti interessati, di uno Studio provinciale accurato sulle prospettive e sui fabbisogni di Residenzialità per Anziani NAT (non autosufficienti) e Disabili nel prossimo decennio, nell’ottica di adottare le necessarie, documentate e concrete iniziative strategiche di Formazione di Personale e di progettazione strutturale.

"Il problema dei finanziamenti regionali non adeguati, nonostante l’aumento dei contributi stanziati, alla complessità delle esigenze di cura dei degenti che manifestano gradi di non autosufficienza crescenti, il problema della cronica carenza di personale e della difficoltà del suo reclutamento attraverso i corsi di formazione già istituiti, hanno portato nell’ultimo periodo ad un aumento delle rette a carico delle famiglie, alla riduzione dei posti letto e alla chiusura di alcuni reparti - hanno sottolineato Rita Dioli e gli altri consiglieri di minoranza -. A questa situazione, di grave difficoltà delle famiglie che hanno già il loro anziano ospite in Rsa o  in lista di attesa da mesi per un posto letto in una delle strutture della provincia, si vorrebbe dare voce in un dibattito che impegni il sindaco e la giunta, in concertazione con la Conferenza dei sindaci e con gli altri organismi ed enti territoriali coinvolti, ad individuare strategie efficaci per affrontare il problema nelle sue manifestazioni attuali, ma anche a programmare i servizi assistenziali (costruzione di nuove RSA) del futuro. È il futuro, ormai molto prossimo, che preoccupa maggiormente chi da tempo si occupa di assistenza agli anziani, poiché la percentuale di persone sopra i 65 anni è in continua crescita rispetto alle altre fasce di età (soprattutto per il Comune di Sondrio) e questo fatto impegnerà in modo sostanziale la capacità di assistenza e presa in carico delle organizzazioni socio-assistenziali e delle amministrazioni pubbliche operanti nei territori della nostra provincia".


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