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Dal Sondrio Festival un messaggio per salvare il pianeta

La conduttrice ecocentrica Tessa Gelisio invita all'azione: "Siamo ancora in tempo ma serve consapevolezza"

Tessa Gelisio insieme alle organizzatrici del Sondrio Festival

Noi e il pianeta: la consapevolezza e l'impegno per salvarlo nascono da scelte quotidiane che ci coinvolgono personalmente. In Sardegna, grazie al progetto europeo "Life", prospera l'unica colonia autoctona italiana di grifoni. In Kenia, la sopravvivenza degli animali in una delle regioni più aride dell'Africa è legata al rapporto fra termiti ed elefanti. Colpire al cuore e indurre alla riflessione, ammaliare con le immagini e sollecitare con le parole: Sondrio Festival, la XXXVI Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi, serata dopo serata, racconta la realtà in un mondo che cambia, togliendo il velo sulle emergenze ma anche offrendo consigli su come agire. E così è stato anche ieri, per la quinta delle sette serate di proiezione.

Aperta da un laser show tra musica ed effetti speciali, la serata di Sondrio Festival ha avuto quale gradita ospite per le "Conversazioni" Tessa Gelisio, apprezzata conduttrice di programmi televisivi, ecologista nella vita, prima che nel lavoro. Introdotta da Gigliola Amonini, ha raccontato la sua infanzia in Toscana, fra animali di ogni specie, con genitori ambientalisti: è cresciuta ecocentrica e ogni giorno si mette in gioco e cerca di migliorarsi per tutelare il pianeta, raccontando la sua esperienza in un blog. Per l'alimentazione punta sulla dieta mediterranea, quella originale, proponendo piatti a basso impatto ambientale nella sua rubrica "Cotto e mangiato", riducendo il numero degli ingredienti e scegliendo frutta e verdura di stagione. Consiglia di limitare il consumo di carne preferendo quella proveniente da una filiera controllata e da allevamenti estensivi. Anche per i prodotti per la detersione e la bellezza si può fare una scelta green, puntando su quelli biologici privi di sostanze dannose per l'ambiente e peer l'uomo, così come per le pulizie domestiche. Noi siamo il pianeta e la più grande sfida che abbiamo, è stata la sua conclusione, è agire per salvarlo: siamo ancora in tempo ma dobbiamo essere consapevoli di ciò che accade intorno a noi. 

Documentari in concorso

Con i documentari in concorso proiettati ieri sera, il viaggio intorno al mondo è proseguito tra l'Italia e il Kenia, la Sardegna e il Parco nazionale dello Tzavo, tra grifoni, elefanti e termiti. Presente sul palco del Teatro Sociale, il regista Riccardo Soriano ha introdotto il suo "La terra dei grifoni", rivelando tutta l'emozione provata nel contatto con questi animali, così importanti per il mantenimento dell'habitat naturale, per il ruolo di spazzini che svolgono. Il filmato racconta l'unica colonia autoctona di grifoni rimasta oggi in Italia, nel tratto di costa che unisce le marine di Bosa e Alghero, nella Sardegna occidentale: il suo destino è legato alle pecore e ai pastori che le allevano. I grifoni si cibano delle carcasse degli ovini lasciando sul terreno soltanto pelle e ossa perfettamente pulite, evitando epidemie. Questi avvoltoi sono sentinelle del benessere dell'ecosistema: salvare le loro vite equivale a salvare le nostre. La bandiera europea del progetto "Life" sventola nel fotogramma conclusivo: grazie all'azione promossa la colonia di grifoni ha davanti a sé un futuro carico di speranza.

Il documentario "L'elefante e la termite", di Mark Deeble e Victoria Stone, ha portato gli spettatori in Africa, precisamente nello Tsavo, in Kenya, una delle ultime regioni selvagge del continente, arida e angusta, dove le piogge copiose si concentrano in pochi giorni senza lasciare acqua sul terreno. La salvezza per gli animali è legata a termiti ed elefanti, legati a doppio filo: le prime costruiscono tane d'argilla che poi abbandonano, i secondi le recuperano ridando vita al materiale, trasformato in fango appiccicoso dall'acqua, nel quale si rotolano creando un'ampia conca che, con la pioggia, diventerà una pozza e quindi in un'oasi. Queste pozze possono durare anche un secolo, alternando stagioni di abbondanza e di carestia, per poi trasformarsi in prateria, assicurando l'acqua necessaria alla sopravvivenza degli animali. La grande meraviglia dell'ambiente naturale per una catena che unisce tutte le specie. dalla più grande alla più piccola.

Sesta serata

Molto ricco il programma della sesta serata, che avrà inizio alle ore 20.30, con due documentari in concorso, uno fuori concorso e, quale ospite delle "Conversazioni", Barbascura, istrionico divulgatore scientifico, abile intrattenitore, carismatico youtuber, inventore della rubrica "Scienza brutta". La serata si aprirà con la proiezione del cortometraggio di A2A sui giovani e la salvaguardia del pianeta dal titolo "In viaggio con Azzurra". Per la selezione ufficiale di Sondrio Festival verranno proposti due documentari: "Guarire attraversando le acque: il ritorno degli Huna Tinglits a Glacier Bay" di Sarah Gulick, che racconta il viaggio dei nativi dell'Alaska nella terra dei loro avi, e "Nati sulle Montagne Rocciose - Episodio 2: verso l'età adulta", di Joe Pontecorvo, che segue le famiglie di animali attraverso le stagioni nella catena montuosa spina dorsale del Nord America.

Sondrio Festival è promosso da Assomidop, che riunisce il Comune di Sondrio, il Bim, il Cai, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco delle Orobie Valtellinesi, presieduta dall'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta, e diretto da Simona Nava. La manifestazione è sostenuta dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio, dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dalla Fondazione Pro Valtellina Onlus. Gli sponsor sono Iperal, Banca Popolare di Sondrio, A2A e Acinque.


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