Cronaca

Gerola, Trona Soliva ha un nuovo alpeggiatore: il giovane Claudio Bertolini

Salirà in Valgerola con le sue 46 vacche da latte e circa 15 manzi e vitelli, oltre ad un piccolo gregge di esemplari di capra orobica

È di Forcola, ha 33 anni il nuovo conduttore dello storico alpeggio Trona Soliva, uno dei luoghi simbolo della tradizione casearia alpina, luogo tra i più pregiati per la produzione del Bitto di Gerola. A Mosè Manni, cosiese, decano dei caricatori della valle, con alle spalle più di 70 stagioni di alpeggio e che ha cessato da poco dopo una lunghissima e onorata “militanza” l'attività, subentra il giovane imprenditore agricolo di Forcola, Claudio Bertolini. Il contratto tra il comune di Gerola e l'impresa Bertolini è stato chiuso lo scorso 4 marzo nel municipio della frequentata località alpina, la registrazione dello stesso c'è stata a metà di questa settimana. Per trovare un nuovo affittuario e caricatore a Trona Soliva era stata indetta asta pubblica dal comune, sono pervenute 4 offerte ed è seguita l'aggiudicazione all'azienda agricola di Forcola, che ha «offerto le condizioni economicamente più favorevoli per l'amministrazione comunale».

Ricordiamo che l'alpeggio è comunale, Bertolini, azienda a Forcola e stalla a Talamona, in provincia di Sondrio sarà a caricare pascoli e prati in quota, a partire dal 20 giugno. Salirà in Valgerola con le sue 46 vacche da latte e circa 15 manzi e vitelli, oltre ad un piccolo gregge di esemplari di capra orobica. Il latte di capra orobica è utilizzato in misura definita per la produzione del Bitto d'alpe: «Fino ad ora – ha precisato Bertolini – di capre orobiche non ne tenevo, ora che iniziamo a Trona Soliva naturalmente ci stiamo procurando anche questo tipo di armento». Per l'operatore agricolo, la voglia di fare partire la nuova produzione. «Prendiamo in conduzione un alpeggio storico – ha proseguito Bertolini – è una bella esperienza anche per il prodotto che si fa nella zona, il Bitto, rinomato, da valorizzare al meglio. Il nostro mercato – aggiunge – attraversa anche momenti non facili e avere un prodotto che si differenzia è una bella spinta al nostro lavoro».

Soddisfazione dal Comune di Gerola. «Entra nel lotto dei produttori locali un altro alpeggiatore giovane – ha affermato il sindaco del paese, Rosalba Acquistapace – ci fa piacere che la grande tradizione del Bitto a Gerola trovi nuovi operatori che sappiano interpretare la tradizione e portarla avanti e che le nostre montagne li possano accogliere al meglio ». La soddisfazione è condivisa anche all'interno dell'Ecomuseo della Valgerola, centro studi e didattico per la valorizzazione della vita e delle tradizioni alpine e rurali. Che propone in sinergia con la Pro loco, con le altre associazioni locali, attività turistiche ed educative dedicate alla filiera dei prodotti caseari d'alpeggio.


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