Cronaca

Crescono i reati in Valtellina e Valchiavenna: lo dice la polizia

La questura di Sondrio ha reso noti i dati della sua attività nel 2023 in occasione delle celebrazioni del 172esimo anniversario della polizia di stato

Lungo il 2023 i reati sono aumentati in provincia di Sondrio. È quanto emerge dai dati presentati dalla polizia di stato in occasione del 172° anniversario dalla sua fondazione, celebrato presso l’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno. I numeri parlano chiaro: rispetto al 2022 sono aumentati gli arresti, i controlli e i sequestri. Nello specifico gli arresti sono aumentati del 34,2%, passando da 35 a 47, mentre spicca l'aumento esponenziale di droga sequestrata, frutto soprattutto delle proficue operazioni condotte dalla squadra mobile (tra tutte quella denominata "Zona mia"). Importante incremento anche dei controlli nei confronti di persone sottoposte a misure di limitazione della libertà personale, aumentati del 190,8%, oltre che dei sopralluoghi della polizia scientifica (+ 133,3%).

L'attività della questura

La divisione anticrimine nel corso del 2023 ha ottenuto importanti risultati, forte del quotidiano impegno nell’esame e nella conseguente applicazione del complesso di norme ed istituti giuridici che vanno sotto il nome di “Diritto Prevenzionale”, arricchito di recente di nuovi e più incisivi strumenti normativi, specie nell’ambito del fenomeno della violenza domestica e di genere. Le misure di prevenzione, adottate dal questore Carlo Ambrogio Enrico Mazza nel suo ruolo di autorità provinciale di Pubblica Sicurezza, si sono dimostrate indispensabili proprio al fine di prevenire la violenza domestica e di genere e gli atti persecutori, in particolare tramite lo strumento dell’'ammonimento', nonché per allontanare persone pericolose dal territorio o da determinati luoghi dei centri urbani (Fogli di Via Obbligatori, D.A.SPO. dai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, D.A.C.Ur. in relazione agli esercizi pubblici, meglio conosciuti come “Daspo urbani”). Tre le operazioni più rilevanti si ricorda la complessa istruttoria che la divisione anticrimine ha condotto a seguito degli scontri verificatisi tra tifosi ultrà di Sampdoria e Como il 16 luglio. Dopo l'importante lavoro condotto dalla Digos per individuare i responsabili dell'insensato scontro, perpetrato davanti ad un ristorante in una serata d'estate.

La "divisione di polizia amministrativa e di sicurezza e ufficio immigrazione" ha fatto fronte ad un sensibilissimo aumento delle istanze di rilascio dei passaporti per le quali la tempistica di trattazione e di conclusione della pratica si è mantenuta su livelli accettabili, anche in relazione alle legittime aspettative del cittadino e con soddisfacenti risultati per i casi di rilascio urgente del titolo. Nell’importante contesto dei controlli di polizia amministrativa, a tutela della sicurezza dei cittadini sotto il profilo della regolarità degli esercizi pubblici e delle altre attività sottoposte ai poteri di controllo della polizia, sono state avviate procedure istruttorie che si sono concluse con la temporanea sospensione della licenza di somministrazione di cibi e bevande in esercizi pubblici in cui si erano verificate turbative all’ordine ed alla sicurezza pubblica: il caso più eclatante ha riguardato il bar Desa di Sondrio, in ben due distinte occasioni.

Sempre nell’ambito dei controlli di polizia amministrativa dalla questura evidenziano l’importante attività svolta nei confronti dei detentori e collezionisti di armi che, in diverse occasioni, ha comportato l’attivazione delle procedure di ritiro delle armi possedute, con evidenti riflessi positivi sulla tutela dell’incolumità altrui.

L’Ufficio Immigrazione nel 2023 ha registrato un sensibile aumento dei volumi quantitativi delle istanze volte al rilascio/rinnovo dei titoli di soggiorno dei cittadini stranieri. Forte anche la crescita delle istanze di Protezione Internazionale, il cui fenomeno continua ad essere in parte collegato all’emergenza della gestione dell’accoglienza nel territorio nazionale della popolazione ucraina in fuga dal conflitto armato. Numerosi sono stati anche i provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale di competenza del Questore emessi nei confronti di cittadini stranieri che nella provincia si sono resi responsabili di fatti ed episodi pregiudizievoli per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

La polizia di frontiera

La polizia frontiera di Tirano ha assicurato quotidianamente pattugliamenti di “retro valico” lungo l’intera fascia confinaria che divide la Provincia di Sondrio dal Cantone Svizzero dei Grigioni, fra il Passo dello Spluga e quello dello Stelvio. Nel 2023 gli operatori in forza a Tirano hanno effettuato 1005 pattuglie, identificato 11867 persone e controllato il transito di 6409 autovetture. L’attività di pattugliamento è stata svolta anche congiuntamente al personale dell’Ufficio Federale della Dogana e della Sicurezza dei Confini (UDSC) della Svizzera, tramite equipaggi composti sia da personale della Polizia di Stato che dai colleghi Elvetici. Il servizio viene espletato nella fascia territoriale di comune competenza dei due Stati Frontalieri nella quale, durante l’anno, sono state impegnate 24 pattuglie miste. La polizia di frontiera di Tirano è stata anche impegnato nelle attività di polizia amministrativa delegate dal questore, in materia di licenze di polizia, permessi di soggiorno e passaporti, quotidianamente svolte a beneficio dell’utenza dell’area territoriale di rispettiva competenza.

Polizia stradale

Nel contesto delle attività previste dal codice della strada la polizia stradale è stata impegnata nel pattugliamento dei principali itinerari viari a tutela della regolarità e della sicurezza della circolazione automobilistica e per il soccorso degli utenti in caso di sinistri. A differenza degli altri reati, quelli stradali sono in controterispetto al 2022, sopratutto per quanto riguarda il ritiro di patenti. Il 28 novembre la stradale si è distinta per una brillante operazione di salvataggio di una vita umana in Valchiavenna.

Polizia per la sicurezza cibernetica

Il 2023 ha visto la sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Sondrio sempre più impegnata in mirate attività volte a contrastare i complessi scenari legati ai crimini informatici. Il “Financial Cyber Crime” continua ad essere una frontiera del crimine molto fiorente per gli autori di attività illecite nel web. Al riguardo, si è registrata una crescita, rispetto allo scorso anno, di attacchi “man in the middle”, ossia un’intrusione informatica di terzi mirata a perpetrare truffe ad aziende ed acommettere estorsioni on line, che hanno impegnato la Sezione Operativa della Polizia cibernetica in complesse attività di indagine.

Nondimeno, l’utilizzo più frequente da parte dei cybercriminali delle criptovalute come mezzo per realizzare i loro illeciti profitti ha reso necessario un rapido apprendimento ed il conseguente adeguamento di nuovi strumenti tecnico- informatici a supporto delle attività investigative, in modo da consentire agli operatori di Polizia di contrastare in modo più efficace questo fenomeno criminoso, oggi in continua evoluzione. Sebbene rimanga la prevenzione la migliore difesa contro i pericoli della rete, in materia di frodi informatiche, nell’anno 2023, la Sezione Operativa è riuscita a recuperare e restituire alle vittime dei reati informatici somme per oltre 70.000 euro, di particolare riguardo se si considera che le vittime dei raggiri spesso risultano appartenere alle cosiddette fasce deboli o vulnerabili.


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