Attualità

Turismo, "Sondrio diventi il Campo Base della destinazione Valtellina"

Sondrio e la sua dimensione turistica. Di seguito le riflessioni giunte alla nostra redazione da parte di un lettore. Un'analisi del "sistema-turismo" del capoluogo valtellinese anche in previsione delle Olimpiadi invernali del 2026.

Egregio direttore,

in questo luogo di riflessione , vorrei porre l’attenzione su un tema che ha per oggetto il turismo nella città di Sondrio. Una generica analisi - senza pretese pedagogiche- per verificare se ci sono altre strade, alternative o complementari da percorrere oltre a quelle già tracciate dagli enti locali nell’ambito del turismo in città. Il tema della promozione turistica e delle sue potenzialità inespresse (a detta degli amministratori locali), merita qualche approfondimento. L’economia della città fondata in prevalenza sul settore terziario istituzionale e reddito da pensioni, ha da anni emarginato il settore del turismo, oggi l’unico comparto che può creare occupazione e diminuire l’esodo dei giovani che non trovano lavoro in città, concausa anche del continuo calo demografico. In previsione delle olimpiadi invernali del 2026 Milano-Cortina, il turismo è diventato il centro d’interesse delle istituzioni locali, oggi promotrici anche con corsi di formazione per operatori già del settore e per chi vuole intraprendere attività rivolte all’accoglienza turistica.

Noto, da poco, che nelle conferenze stampa i promotori istituzionali del turismo (sindaci, presidenti di Comunità Montana, Camera di Commercio etc…) nelle loro argomentazioni sullo stato dell’arte, sottolineano i discorsi con queste frasi: "sono tante le potenzialità inespresse", oppure: "la mancanza di 'consapevolezza' e conoscenza turistica". Ed anche: "la progettualità viene prima del progetto" (che manca, penso io?). Dichiarazioni riferite agli operatori turistici locali, non a se stessi ovviamente. Leggendo fra le righe, pare che il messaggio fosse rivolto in particolare agli operatori di Sondrio. Gli amministratori preso atto del modesto numero di arrivi, presenze e pernottamenti per fare ripartire il turismo quest’anno 2021- come se fosse l’anno zero post covid-, hanno organizzato i predetti corsi di formazione per supportare gli addetti del settore, dando per scontato che le “potenzialità inespresse” poi emergano.

Non so Voi, ma io penso che siano affermazioni così, buttate lì, prive di contenuti, se riferite a gestori di alberghi, di bad & breakfast , casa vacanze , ristoratori e baristi, commercianti, agenzie viaggi e tour operator. Su questo argomento penso che, attribuire agli operatori/imprenditori del turismo di inettitudine, sia un arbitrio tutto da dimostrare, che andrebbe contestualizzato con le capacità dei promotori istituzionali di valorizzare il territorio e l’habitat locale. Chi si deve occupare se non gli amministratori degli enti locali della: tutela del “genius loci” e paesaggio, del patrimonio architettonico, della mobilità e viabilità, della sicurezza e decoro urbano, delle infrastrutture sportive, ed anche del marketing territoriale?

Quello che manca alla città al centro della Valtellina e delle Alpi non è la capacità degli operatori del turismo, manca un promozionale Brand Identity (per dirlo all’inglese) un “marchio di fabbrica” esclusivo, senza condivisioni consorziali con altre località. Un Brand rivolto ad un target di turisti che pernottano per ragioni orografiche e logistiche a Sondrio (“Campo Base destinazione Valtellina”). Milano e Cortina, come sappiamo, non hanno bisogno di un Brand Identity, Sondrio si! Le volenterose associazioni di categoria non hanno le competenze, la capacità e l’onere di promuovere una località in un contesto più ampio di quello del Web, anche perché gli interessi degli operatori sono spesso divergenti, essendo in concorrenza fra di loro. Quando una pletora di enti locali ad ogni evento di prossimità, fa dell’evento una celebrazione, dove tutti i promotori vogliono staccare il cosiddetto “dividendo”, poi capita che da turistico, lo scopo diventa mezzo, mezzo di promozione personale.

Solo una APT Azienda Promozione Turistica autonoma senza condizionamenti, dotata di un budget determinato dal Comune (che è il committente ma non gestore), può nel medio-lungo periodo con azioni di marketing mirate, apportare con il turismo notevoli risorse economiche alla  città. In questo, Livigno docet. Dobbiamo chiederci a questo punto se gli avventori occasionali delle manifestazioni enogastronomiche e gli escursionisti erranti, oppure chi partecipa a competizioni sportive, siano da considerarsi turisti, visto il divario fra arrivi e pernottamenti del già esiguo numero di presenze turistiche nella città . Il turista che parte da casa, non viene a Sondrio in villeggiatura ai “freschi” nemmeno per la settimana bianca, o per visitare il nostro patrimonio artistico.

Gli amministratori locali per aumentare le potenzialità “inespresse “declamate, da oggi dovrebbero iniziare la transizione eco-sostenibile, come stanno facendo Trento e Milano. La Città di Trento invita i turisti del “long-weekend” a lasciare l’auto a casa, in quanto per raggiungere le varie destinazioni della Provincia ci sono i mezzi pubblici: servizi Treno/Autobus, Navetta Bike-Bus con rimorchio portabici al traino, che effettua corse mattutine e pomeridiane tra i  capolinea; in vicinanza dei raccordi di sentieri e piste ciclabili ci sono le varie fermate intermedie. Oggi per raggiungere Bormio da Sondrio occorre prendere la corriera a Tirano, tanto per dire. Milano ha iniziato la transizione ecologica, a breve tutti gli autobus circolanti saranno elettrici Eco-Green, con una autonomia di 200 chilometri e ricarica in 8 minuti attraverso pantografi posti sul tetto dei bus che si allacciano all’elettricità erogata nelle stazioni dislocate lungo i viali (le valli se fosse in Valtellina).

In conclusione, Sondrio dovrebbe diventare un “Hub” della mobilità sostenibile, Campo Base con destinazione la Valtellina, centro di gravità per chi ogni giorno facilmente si annoia e vuole “lasciarsi sorprendere”, come afferma il nuovo brand del comune di Sondrio; sorprendere da esperienze emozionali in luoghi incantevoli sempre diversi. Il 2026 ci aspetta, credo che la città sia già in ritardo.  

Silvano Marini


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