Attualità

Impianti sciistici in provincia, sempre più vicino l'arrivo dei ristori dopo il fermo causa covid-19

Oggi Regione Lombardia ha definito i comprensori interessati: 16 sono in provincia di Sondrio

E' stato definito da Regione Lombardia, con una delibera proposta dal presidente Attilio Fontana, di concerto con gli assessori Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni) e Lara Magoni (Turismo, Marketing territoriale e Moda) l’elenco dei comprensori sciistici e dei Comuni con i requisiti per accedere ai fondi del ‘Dl Sostegni’ (41/2021) e del ‘DL Sostegni/bis’ (73/2021).

La delibera identifica i comprensori come territori costituiti dai Comuni che hanno al proprio interno impianti da risalita o piste da sci, sia da discesa che di fondo, e che hanno le caratteristiche per poter beneficare dei ristori per il fermo subito a causa del Covid-19.

In provincia di Sondrio sono 16 i comprensori che potranno usufruire di questi contributi: Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano.

La dotazione

Per le imprese e i Comuni dei comprensori identificati dalle Regioni, il ‘DL Sostegni’ mette a disposizione un fondo di 700 milioni, di cui 430 milioni per gli esercenti di attività di impianti di risalita a fune, 40 per maestri di sci e scuole di sci e 230 per le impresse turistiche. Con il ‘DL Sostegni/bis’, c’è poi stato un ulteriore incremento di 100 milioni per le imprese turistiche, portando il fondo per queste attività a 330 milioni. 

In arrivo gli indennizzi

“La definizione dei comprensori sciistici è un ulteriore passo propedeutico per far arrivare i giusti indennizzi al comparto della montagna. Siamo sempre più vicini alla concretizzazione di quanto promesso dal ministro Garavaglia e dal presidente Fontana, all’indomani del blocco dell’apertura degli impianti di risalita e della stagione invernale, che ha arrecato molti danni economici agli operatori della montagna” - ha sottolineato l'assessore Massimo Sertori - Dopo mesi di lavoro intenso da parte delle Regioni e del Ministero siamo ormai alle ultime definizioni necessarie per l’erogazione degli 800 milioni degli indennizzi messi a disposizione dal governo. Guardiamo al turismo estivo della montagna con ottimismo, sia per la condizione sanitaria molto migliorata sia perché le risorse messe a disposizione consentiranno ai vari operatori di affrontare le necessità economiche, future con maggiori capacità”. 


Si parla di